martedì 22 maggio 2007

VITA MULTICULTURALE VENDESI

Ho un'amica che è un esemplificativo paradigma di multiculturalismo.
Lei è italiana, vive nella prima periferia milanese, dintorni di piazzale Maciachini, accanto a viale Jenner.
La conosco da 7 anni.
Al principio, tornava con tranquillità a casa, dopo il lavoro, anche coi mezzi. Poi, via via che gli anni passavano, ho colto il suo disagio sempre più pronunciato.
Nel suo palazzo, sette anni fa, vivevano solo italiani (mediamente cafoni, a dir la verità).
Adesso ha uno slavo sopra, un cinese sotto, un indiano come portiere (da me sperimentato: non capisce una sega d'italiano).
Questi girano a torso nudo, nel cortile del palazzo. E non fanno che gettare cicche (senza spegnerle) nel giardino fiorito. Le rose, adesso, sono bucate dalle sigarette.
I cinesi non parlano con gli slavi; gli slavi non parlano coi cinesi; l'indiano non parla l'italiano e gli italiani, in compenso, non parlano con gli altri inquilini italiani (ma questo c'è sempre stato, soprattutto a Milano).
La mia amica è alta un metro e 75, non è un fuscello, eppure, adesso, ha paura a slalomare le urine e i cocci di bottiglia di viale Jenner, che deve attraversare, per tornare a casa.
Un'altra sua amica - una che si fa un mazzo così a Bucarest (dico: Bucarest), per salvare i cani torturati da un'ordinanza di Basescu, e i cui interlocutori sono, solitamente, dei rom incazzati neri con la vita - le ha detto che adesso pure lei ha paura a girare da quelle parti. A Milano, nella città dov'è nata, una trentina d'anni fa.
Ora, dico: vi sembra un felice esempio di multiculturalismo? Vi sembra un paradigma vincente di integrazione?
A Milano ci sono 8 campi nomadi, 200 accampamenti abusivi. L'emergenza sociale ne esige la costruzione di altri.
La giunta Moratti ha chiesto un numero chiuso da istituire per l'accoglienza degli extracomunitari, avvalendosi dei poteri speciali concessi al prefetto, dopo il patto di stabilità sancito col governo.
L'opposizione di centro-sinistra, Majorino in testa, ha urlato al solito anacronistico complesso di razzismo che gli occidentali si sono trascinati dietro come un'ordalia e temono più dell'urina in viale Jenner o dei borseggi in centro.
La mia amica dice che stiamo attraversando un altro ricorso storico, in cui una nuova calata di unni sta planando direttamente nel cuore dell'impero (il nostro, contemporaneo), per sfasciarlo e impiantare un'altra fase storica.
Mi chiedo se non esageri. Mi chiedo se, in fondo, non sia evitabile.
Certo è che non è carino trovarsi in mezzo a questa fase di passaggio. Storicamente, intendo.
Tra l'urina degli islamici, e i cocci di vetro su cui galleggia ancora alcol, di viale Jenner.

DICO O NON DICO?

Er pasticciaccio dei Dico, ultima buccia scivolosa scappata al passo del governo, mi fa venire in mente uno di quei paesi, in piena guerra fredda, in cui si proiettavano solo pellicole favorevoli al regime, si bruciavano libri, si spedivano in campi di rieducazione le sinapsi che iniziavano a collegare gli eventi: tutto questo mentre là fuori, comunque, nel frattempo, il mondo andava avanti.

A questo punto, come il buon Eco, voglio anch’io emigrare in Francia,
anche se c’è una legislatura di centro-sinistra.

VATICANO E PEDOFILIA

Vale proprio la pena vederlo, questo filmato di 39 minuti della BBC.
http://video.google.it/videoplay?docid=3237027119714361315

venerdì 18 maggio 2007

BASTA CON I FAVOLOSI ANNI 70

A tutti quei vecchi tromboni che si rincontrano nei salotti buoni, nei talk show, nelle redazioni dei giornali per darsi pacche sulle spalle e rievocare con nauseante quanto malcelato autocompiacimento nostalgico gli anni settanta, i sanpietrini, i collettivi, il sangue, le bombe, le Br, i cronisti gambizzati, Potop, LC, le sezioni del pci, Torino, la strage di Fontana, Pinelli-Calabresi e chi più ne ha più ne incolga...
ecco, a tutti questi gentili signori che ora siedono dietro i banchi del parlamento, nella peggiore delle ipotesi, o dietro le scrivanie direzionali dei giornali, o negli studi televisivi, o in altri detestabili plessi della cosiddetta civile società, vorremmo dire che non ne possiamo più delle loro conventicole tutte-ammiccamenti di sudati ricordi, delle loro rievocazioni fintogiornalistiche, delle loro false apostasie o dei genuini ribaltoni.
Non vediamo l'ora, noi, quelli di due generazioni dopo, che la loro mammutica epoca s'estingua, e nello spazio della memoria di questo incartato paese sia lasciato ossigeno ad altri problemi, altrettanto non recenti, ma i cui effetti scontiamo ancora adesso.
Insomma, quando vi leverete dai coglioni?

KIT COSA?


Ma il novello baluginio morattiano del kit antidroga per gli adolescenti funziona come quello per i parlamentari, cui si dava preavviso prima di analizzargli l'urina?

mercoledì 16 maggio 2007

GINO STRADA: CONTRORDINE, COMPAGNI

Don Luigi Verzè, sì, proprio quello, l'amico di Silvio Berlusconi, quello che definì l'ex premier «un dono di Dio all'Italia»; lui, l'amico di Craxi e Cacciari, quello che schierò parte del suo Dibit (il più grande istituto di ricerca italiano del San Raffaele di Milano) contro il referendum sulla fecondazione assistita; lui, insomma,
è pronto a subentrare a Emergency nell'ospedale di Kabul, momentaneamente lasciato dal suo fondatore in segno di protesta contro il "sequestro" di Hanefi.
"La Fondazione San Raffaele subentrerà anche solo temporaneamente, sino alla risoluzione delle divergenze tra l'organizzazione e le autorità", si legge in una nota.
Chi glielo ha chiesto? Non è dato sapere...
Non solo. L'ospedale di Lashkar Gah potrebbe essere rilevato dalla Croce Rossa internazionale; mentre quello nella valle del Panshir è conteso tra le associazioni dell'Aga Khan e una Ong americana.
Insomma, la morale di questo bell'apologhetto, tutto italiano, è questa: io vado lì, mi faccio un mazzo tanto, mi ritaglio un pezzo di territorio, cucio oltre un milione e mezzo di talebani, civili, militari di tutti i colori, le nazionalità e le appartenenze religiose, mi chiamano dalla Farnesina per liberare un ostaggio, glielo riporto a casa, mi sequestrano il direttore del mio ospedale, nessuno alza il culo per sciogliere i cigolii delle diplomazie dei due paesi, in gesto di protesta mi ritiro temporaneamente, e che succede? Cattolici, filoFI, americani e la Croce rossa, che mi sta sulle palle più del fumo negli occhi, vengono e presidiano gli ospedali costruiti da ME...
Fossi in Gino Strada, a questo punto, mi sarei già fatto esplodere in aria. In segno di protesta, ça va sans dire...

martedì 15 maggio 2007

L'ORSO BERGAMASCO HA VENDUTO LA PELLE...

Dal Corriere della sera di oggi, su Savinio Pezzotta:
«Chi pensa di vederlo un giorno nel Pd si potrebbe sbagliare di grosso.
"E' composto da élites, lo facciano, valuterò. Ma sembra lontano dal mio modo di pensare, niente altro che la riproduzione dei vecchi partiti.
Se non si può pensare che un ex comunista diventi democristiano, come si fa a immaginare che uno con la mia storia diventi socialdemocratico a 64 anni?"».
TENETE BENE A MENTE QUESTE PAROLE.
Mi ricordano tanto qualcuno, laggiù, alle latitudini bolognesi....
ma, almeno, quello qualche sbavatura se l'è risparmiata rispetto allo "Sturzo liberista".
Ah! Cosa non fa una poltrona da componente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace...

mercoledì 9 maggio 2007

martedì 8 maggio 2007

OGGI A MILANO


















Pawel Althamer,
"Autoritratto volante"
2007

lunedì 7 maggio 2007

IL "BLIND TRUST DAY " NO, VE PREGO

Oddio.... mo' ci manca pure Bondi che scende in piazza contro il blind trust...
Ve prego, fingiamo d'essere in un paese civile e risparmiamoci almeno questa...

AAA SINISTRA CERCASI

AAA Cercasi disperatamente "sinistra" da qualche parte, in giro per l'Europa.
E' morta la sinistra? E' ora di cantarne il De profundis?
Ci mancava Paul Ginsborg, l'ultimo ad averla depositata sull'altare
del revisionismo/riformismo postberlusconista...

W LA RÉPUBLIQUE

La Francia stamattina
si è svegliata su una scommessa.
Ho qualche dubbio,
ma mi auguro che la vinca.
Per se stessa
e un po' anche per noi.


Piccolo pettegolezzo: in Francia si dice che Cécilia, per un periodo,
sia letteralmente scappata con Bush. Forse per questo la chiosa sugli Usa
del neo presidente eletto: “Possono contare sulla nostra amicizia, e ci avranno sempre al nostro fianco. Ma gli amici la possono pensare in modo diverso”???

venerdì 4 maggio 2007

INFIDEL - AYAAN HIRSI ALI

E' un libro magnifico.
Di una ribelle, e di qualsiasi ribelle su questo pianeta.

C'è dentro tutto. C'è l'amore per la vita, ma non qualunque essa sia.
La vita di donna libera, in un paese democratico.

Non è politicamente corretto stabilire gerarchie culturali. Ayaan lo fa.
Le attraversa tutte, le possibili declinazioni culturali. E prende una decisione che le costa una vita in costante stato d'assedio. Ma non importa. Quando dice: "Vale la pena battersi per le libertà di cui ho beneficiato negli ultimi quattordici anni. Le conosco da soli quattordici anni. E forse è proprio per questo che mi appassiono più delle persone che ci sono nate”, è sincera, quasi cartesiana nella limpidezza di pensiero.

Timothy Garton Ash e Ian Buruma l'hanno accusata di “fondamentalismo illuminista”.

Poco importa. Lei va avanti, procede in quella che è già una vittoria. La sua vittoria, la vittoria di tutte le battaglie per i diritti umani. Chiunque le conduca, in qualunque paese.

Questo libro mi ha segnato.
Anne Applebaum ha scritto sul Washington Post che è unico al mondo. E' vero.

Lo sa Ayaan, e lo sa ciascuna ragazza che si è ribellata a qualcosa, su questo pianeta.
Penso che "Infidel" sia un po' anche di tutte queste donne.

giovedì 3 maggio 2007

TELETERRORISTI

E’ terrorista uno che suona i citofoni? Davvero è a questo punto la nostra democrazia? L’irresponsabilità sociale di esternare le proprie opinioni in un delicato passaggio di tensione spetta alla discrezione di ciascun individuo.

Forse Andrea Rivera non l’ha avuta, ma mi piacerebbe pensare di svegliarmi in un paese in cui un individuo (chiunque esso sia) sia libero di esprimere critiche, anche se non condivisibili.

D’altronde mi pare che l’intera nostra classe politica s’esibisca quotidie in questo raffinato esercizio e non ho visto risacche di tale portata tornare indietro su di essa…..