Forse il messaggio più triste, più penoso, dopo la vicenda del giovane Matteo, suicida perché atterrato dai continui vituperi dei compagni, che l’apostrofavano sull’identità gay, urlandogli “Sei un Jonathan”, è proprio del Jonathan in questione (vincitore d’una edizione del GF), involontariamente chiamato in causa. O meglio, grave è il messaggio del suo manager, Maurizio Braca, il quale, in una nota oggi riportata sul Corsera, afferma: “Jonathan è rimasto molto colpito e assolutamente dispiaciuto di essere stato usato inopinatamente come strumento di derisione. Ma hanno usato un’icona sbagliata: lui è un dandy, non un gay”.
Terribile.
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