S'accabadora ha ricevuto moltissime mail su questo:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/07-06-17/03.spm
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Cos'è un'accabadora? Nella tradizione sarda accelerava la morte dei malati terminali. Strangolava, soffocava o sfondava il cranio con un attrezzo di legno. A volte rompeva le vertebre del collo. L'angelo della morte, la chiamavano alcuni. Perché stringeva la testa del malato tra le cosce. Tra carezze e litanie. Oggi sarebbe un medico che stacca il tubo al paziente. Giocando di metafora, il proposito è lo stesso. Staccare il tubo a ciò che non va. Con un colpo secco, in questo immobile paese.
1 commento:
Questo non è un commento, è un ringraziamento. Non sapevo dove metterlo, come spesso accade quando si vuole dire grazie. E l’ho messo qui. È un ringraziamento alla splendida donna che ha creato questo blog, spazio di pensiero libero. Questa donna di luce, intelligente, generosa, libera dentro, senza confini, con qualche ombra. Questa donna che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino e che è nella mia vita da sette anni. Che la rischiara e la fa più ricca. Ricordo un giorno di qualche estate fa, in auto, io e lei, il sole al tramonto, ridevamo. Non esisteva il dolore in quel momento, non esisteva la morte. In quel momento, esisteva solo gioia pura, energia, passione, equilibrio cosmico. E lei, in quel momento, mi ha fatto il regalo più bello che io abbia mai ricevuto, mi ha fatto venire voglia di vivere.
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