giovedì 6 ottobre 2011
CHE COLPA NE ABBIAMO NOI?
I tempi senza miti di cui non abbiamo colpa.
Sotto la storia, in attesa che qualche primate
chiuda il cancello – una buona volta -
dietro la gora in cui siamo annegati.
Braccati da una memoria che sfolla,
e ripropone la stessa consueta notte
Che non trascorre più.
Che male abbiamo fatto
per essere schiacciati nell'angolo
di un nulla masticato
così simile a se stesso,
nella propria afasia.
Gli stessi volti,
le stesse parole
si siedono uguali,
e non nutrono oltre
il narcisismo di chi le pronuncia
dietro a vetri catodici ormai rotti
Stanche oleografie
per teste tutte uguali,
azzoppate dall'oggi
Mentre gli anni trascorrono
sopra ipotesi di felicità
Che male abbiamo fatto
se non siamo leoni
se ci si spezzano le unghie
contro i limiti
le trappole emotive
i vortici che riportano al punto di partenza
Ché basterebbe – in fondo – ciascuno
con la propria quota di coraggio
dire un “no” in più
per spaccare
– come scriveva Kafka –
quel mare ghiacciato dentro di noi
Fuori di noi.
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4 commenti:
bella
Riesci a dire quello che attraversa silentemente l'anima e spesso non trova forma di parola
Riesci a dire quello che attraversa silentemente l'anima e spesso non trova forma di parola.
Valter
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